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Le scalette 2013

Scaletta di giovedì 3 gennaio 2013

Massimo Giangrande & Paolo Benvegnù Live

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    Giorgio Gaber "La Città"
    Led Zeppelin "No Quarter"
    Sufjian Stevens "Which One Are You"
    Brian Wilson "Heroes and Villains"
    CSN&Y "Wooden Ships"
    Giorgio Gaber "Bella Ciao"
    Aretha Franklin "It ain't Necessarely So" 
    Glen Hansard "Love Don't Leave Me Waiting"  
       
    GIANGRANDE & BENVEGNU' LIVE
       
    Giangrande & Benvegnù "La Neve di Eva" Live
    Giangrande "Chi Tace Acconsente" Live
    Giangrande & Benvegnù "Quando Passa Lei" Live 
    Giangrande "Mr Walker" Live
    Benvegnù "Love Is Talking" Live
       
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    Massimo Giangrande & Paolo Benvegnù Live

    giovedì 3 gennaio 2013

    ore 21.00 Radio2



    Giovedì 3 gennaio Moby Dick porta in diretta Massimo Giangrande a presentare il suo nuovo album prodotto con l'aiuto di Paolo Benvegnù, che sarà in studio a chiusura del suo lungo bellissimo tour.


    Il nuovo disco di Giangrande, "Directions", si presenta come una sorta di “road album” dove le canzoni che spaziano dall’italiano all’inglese al francese con episodi strumentali dall’ampio respiro filmico, sembrano essere nate e concepite pensando alle tappe di un viaggio in cui i suoni, le immagini e le parole sono il paesaggio nel quale perdersi per poi riprendere il cammino verso “direzioni”dove è possibile udire ancora il canto delle sirene. Un road album, nato in viaggio tra l’Europa, su furgoni, aerei, per le strade di città nuove, nei camerini dei club. Partenza da Roma, ritorno dopo dodici tappe musicali, la più vicina distante miglia sonore dalla capitale. Ad ascoltarlo sembra piuttosto che l’unico punto di origine sia l’incrocio dei mondi. E’ il viaggio che dà forma alla musica, dall’ampio respiro filmico, con incursioni strumentali; suggestiva, incalzante, in francese, inglese, italiano, le batterie a segnare il passo, le chitarre ad accompagnarlo o a sbarrarlo, gli archi e le linee vocali a renderlo leggero, su e giù per atmosfere intime, in un altrove della geografia interiore. Bisogna avere la curiosità del viaggiatore per lasciarsi distrarre dalle vie secondarie che i brani nascondono e per spiare i mille dettagli degli arrangiamenti.

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