The White Stripes "Black Math"
Queens Of The Stone Age "First It Giveth Number One"
Dinosaur Jr. "Little Fury Things"
Palma Violets "Best Of Friends"
Yo La Tengo "Before We Run"
Joan As A Police Woman "Billie Jean"
Piano Magic "A Fond Farewell"
Sigur Ros "Svefn-G-Englar"
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI LIVE
Tre Allegri Ragazzi Morti "La Mia Vita Senza Te" (Live)
Tre Allegri Ragazzi Morti "I Cacciatori" (Live)
Tre Allegri Ragazzi Morti "La Via Di Casa" (Live)
Tre Allegri Ragazzi Morti "La Faccia Della Luna" (Live)
Tre Allegri Ragazzi Morti "La Fine Del Giorno" (Live)
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Moby Dick
Tre Allegri Ragazzi Morti
Live lunedì il 10 dicembre ore 21.00
Radio2
Moby Dick, la balena musicale di Radio2, dopo aver presentato per tutta la scorsa settimana in anteprima il disco dei TARM "Nel giardino dei fantasmi” ospita live la band che ce lo suonerà dal vivo.
“Nel giardino dei fantasmi” è il settimo album della band di Pordenone e segue il fortunato “Primitivi del futuro”, noto ai più come il "disco reggae".
È un disco folk, o etnico, così lo definiscono loro stessi. Un disco etnico, ma di un'etnia immaginaria. Il risultato si avvicina in qualche modo alla ritmica dei Violent Femmes (il loro celebre primo album è stato uno dei riferimenti di partenza), ma anche ad un certo tipo di musica africana come quella di Fela Kuti, dalle chitarre naïf di Toffolo alle architetture caraibiche al blues.
I Tre allegri ragazzi morti sono: Luca Masseroni alla batteria e percussioni, Enrico Molteni al basso elettrico e acustico e Davide Toffolo alle chitarre elettriche e acustiche, oltre che alla voce. Il nuovo disco offre anche un approccio a strumenti non ancora frequentati dal trio, come il mandolino, l'ukulele, il balafon, i cucchiai ed il cajon. L’8 dicembre inizia il loro tour da Marghera. Toffolo è anche autore di graphic novel, tra cui una su “Pasolini”, un libro, come lui spiega “immaginato come un viaggio nella parola e nell'eredità di uno scrittore. Pasolini è potente non per le verità che ha raggiunto, ma per il metodo, sempre critico nei confronti della realtà. Forse – conclude l'autore – è il momento di fare i conti con il fatto che, a più di 30 anni dalla sua morte, la persistenza di questa voce angelica è presente come un fantasma a segnare la differenza fra noi e la nostra storia”.